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CRTM Manfredonia

Il Centro di Recupero di Tartarughe Marine di Manfredonia è nato nell’ambito del Progetto TARTANET LIFE 2004 NAT/IT/187.  L’ubicazione del CRTM nel Parco Nazionale del Gargano è stata fortemente voluta da Legambiente, in considerazione del fatto che Manfredonia ospita una delle più importanti Marinerie del Mediterraneo. I dati relativi all’attività del CRTM danno ragione alla volontà di Legambiente di istituire il CRTM proprio in questo territorio.
Il CRTM ha proseguito la propria attività senza soluzione di continuità dopo il 31 ottobre 2008, data della fine ufficiale del Progetto TARTANET LIFE 2004 NAT/IT/187. Da quella data ad oggi sono state recuperate 730 Tartarughe Marine, delle quali 721 Caretta caretta e 9 Chelonia mydas, specie considerata rarissima nel Mare Adriatico. Sono inoltre in pieno svolgimento le attività di ricerca per la cui dettagliata descrizione si rimanda al capitolo specifico.
Il Centro di Manfredonia è autorizzato dal MATTMA in deroga al DPR 357/97 (Prot. 0037650/PPNM del 31/05/2013 DIV II) ad operare nelle provincie di Campobasso, Foggia,  Barletta-Andria-Trani.


Obiettivi del centro:


Il CRTM di Manfredonia è attivo da gennaio 2007. Le attività del Centro si sono focalizzate su alcune linee principali:

  • recuperare e monitorare le tartarughe marine in difficoltà vittime di incidenti con attrezzi da pesca, collisioni con motoscafi o spiaggiamenti, e loro rilascio a mare una volta guariti (ad eccezione di otto esemplari della specie Chelonia mydas, tutte le tartarughe giunte al nostro CRTM appartengono alla specie Caretta Caretta);
  • ricognizione dati biometrici, parametri fisiologici e biochimici, per prelievo campioni per indagini genetiche, banca del plasma e banca del siero e per essere sottoposti ad esami radiografici;
  • sensibilizzare gli operatori del settore della pesca;
  • intrecciare rapporti di concreta collaborazione con la Guardia Costiera, le flottiglie navali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato;
  • definire rapporti di collaborazione con le Aree Marine Protette;
  • definire rapporti di collaborazione con strutture organizzate ed enti che fanno ricerca in tema di conservazione della natura e della biodiversità e che attuano concreti progetti di salvaguardia della natura, come ad esempio quelli gia avviati con l’Università di Bari, in particolare la Clinica Veterinaria dell’Università, il Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Torino, le Università di Siena, Napoli, Roma, Ancona, Genova, del Molise.
  • progettare e realizzare attività di educazione ambientale con le scuole;
  • formare e sensibilizzare le comunità locali;
  • dare pubblicità alle attività del Centro attraverso i canali dell’informazione (giornali, televisioni, internet) sia locali che nazionali.

PROGRAMMA ATTIVITA' 2017

 




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  • ISMAR Istituto di Scienze Marine - CNR Consiglio Nazionale delle Ricerca

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  • Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
  • Regione Marche

con il contributo di

  • Life
  • Rete Natura 2000


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